Consiglio

Calo di pressione: chi rischia di più e come correre ai ripari
05/08/2025

Calo di pressione: chi rischia di più e come correre ai ripari

Il calo di pressione, o ipotensione, è un fenomeno piuttosto comune soprattutto nei mesi più caldi, quando l'organismo è sottoposto a una maggiore dispersione di liquidi e sali minerali. Spesso sottovalutato, può causare malesseri più o meno intensi, con nausea, capogiri, senso di debolezza e offuscamento della vista, tutti segnali che il corpo invia in risposta a una riduzione della pressione arteriosa.

I soggetti più a rischio

L’ipotensione può colpire chiunque, ma ci sono categorie di persone che presentano una predisposizione più marcata. Tra queste vi sono gli anziani che, a causa dell’invecchiamento dei vasi sanguigni e di una naturale riduzione della risposta dei recettori nervosi, possono sperimentare episodi frequenti di pressione bassa. Nei soggetti più avanti con l’età, è comune l’ipotensione ortostatica, ovvero quel brusco calo pressorio che si verifica passando dalla posizione sdraiata a quella eretta, che può causare svenimenti o senso di instabilità.

Un altro tipo di ipotensione che interessa soprattutto le persone anziane è quella neuro-mediata, legata a una risposta esagerata dei centri nervosi che regolano la pressione: in questo caso, un picco pressorio viene contrastato in modo eccessivo dal sistema nervoso autonomo, che abbassa troppo rapidamente i valori. Questo meccanismo sbilanciato rende difficile la gestione del disturbo e richiede un monitoraggio clinico costante.

Anche chi ha una costituzione magra o pratica sport intensivi può essere più soggetto agli sbalzi pressori, così come le donne giovani, specialmente nei periodi di ciclo mestruale o durante la gravidanza.

Prevenzione e rimedi

La gestione dell’ipotensione passa innanzitutto da una buona prevenzione e, quindi, dal mantenere un adeguato apporto di liquidi, primo passo per sostenere il sistema cardiovascolare: si consiglia di bere almeno un litro e mezzo d’acqua al giorno, anche in assenza di sete, preferibilmente arricchita con sali minerali.

Dal punto di vista alimentare, è utile suddividere l’alimentazione in più pasti leggeri, prediligendo alimenti ricchi di acqua, potassio e magnesio, come frutta e verdura di stagione, mentre l’uso di sale nelle pietanze aiuta a stabilizzare i valori pressori, ma va calibrato con attenzione per evitare effetti collaterali, soprattutto nei soggetti ipertesi.

In caso di abbassamento repentino della pressione, è consigliato sdraiarsi con le gambe sollevate per favorire il ritorno venoso, e assumere una bevanda zuccherata o salata, oppure un pezzetto di liquirizia naturale, per stimolare la ripresa. In alternativa, si possono consumare centrifugati freschi a base di cetriolo o anguria, che oltre a reidratare, apportano minerali preziosi.

Se i sintomi sono intensi o ricorrenti (sudorazione fredda, svenimenti o affanno) è opportuno rivolgersi a un medico per valutare la necessità di integratori specifici o ulteriori accertamenti clinici.

Se hai bisogno di altri consigli, contattaci! Il nostro team di professionisti sarà felice di risponderti.

Tag calo di pressione, pressione arteriosa, integratori, stanchezza, debolezza, calo di zuccheri, ipotensione

Lascia un commento

© 2025 GHealth Shop, tutti i diritti riservati - P.IVA 15939531008 - web agency
  • VISA
  • MasterCard
  • PayPal
  • Emerican Express