Ragadi: sintomi, cause e rimedi

Le ragadi sono piccoli tagli lineari della cute, o delle mucose, che possono interessare diverse parti del corpo, come mani, labbra, capezzoli, ano. Possono essere lesioni anche molto dolore, seppur di piccole dimensioni, infatti in rari casi superano la lunghezza di un paio di centimetri. Il dolore può associarsi anche a prurito e irritazione della zona interessata.

Cause principali

Le ragadi possono dipendere da una molteplicità di fattori, che tendono a variare a seconda della tipologia. Ad esempio, le ragadi delle mani e delle labbra, possono essere causate da agenti atmosferici (freddo, vento, calore), oppure da traumi da sfregamento, stress meccanici ripetuti, aggressioni chimiche (detergivi e detergenti aggressivi). Lo stato di secchezza della cute può predisporre maggiormente al disturbo. Le ragadi del capezzolo, invece, sono tipiche durante il periodo di allattamento, quando è sottoposto all’azione della suzione e alla saliva del neonato. Le ragadi anali, sono causate perlopiù dall’espulsione di feci dure o voluminose, a contribuire è anche lo sforzo della defecazione, specie quando si soffre di stitichezza.

I rimedi

Trattare le ragadi non solo è possibile, ma anche importante, al fine di prevenire stati infiammatori più avanzati. Il rimedio principale consiste nell’eliminare la causa che le determina, ad esempio durante l’inverno è bene proteggersi le mani e le labbra, idratandole spesso, oppure, nel caso di ragadi anali se causate da problemi di evacuazione, sarebbe opportuno integrare nella propria dieta le fibre, in quanto ammorbidiscono le feci e normalizzano la loro espulsione. In generale, il trattamento farmaceutico prevede l’applicazione di creme idratanti, emollienti e cicatrizzanti. Nei casi più gravi è il proprio medico a valutare se somministrare anche antibiotici o pomate a base di cortisone.

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