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  • EPAREMA LEVUL*SCIR 180G 23%

EPAREMA LEVUL*SCIR 180G

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Principi attivi

100 ml di sciroppo contengono: principi attivi: cascara sagrada estratto fluido 11 g, boldo estratto fluido 5,6 g, rabarbaro estratto fluido 2,5 g. Eccipienti con effetti noti: metile paraidrossibenzoato e etanolo. Per l’elenco completo degli eccipienti, vedere paragrafo 6.1.

Eccipienti

Levulosio, metile paraidrossibenzoato, tintura arancio, tintura vaniglia, etanolo 96 per cento, acqua depurata.

Indicazioni terapeutiche

Trattamento di breve durata della stitichezza occasionale.

Controindicazioni/Effetti indesiderati

Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti elencati al paragrafo 6.1. Ostruzione meccanica delle vie biliari. Epatopatie acute e croniche. Calcolosi biliare. Insufficienza epatica. I lassativi sono controindicati nei soggetti con dolore addominale acuto o di origine sconosciuta, nausea o vomito, ostruzione o stenosi intestinale, sanguinamento rettale di origine sconosciuta, grave stato di disidratazione, condizioni infiammatorie intestinali (Morbo di Crohn - Coliti Ulcerative). Controindicato durante la gravidanza e l’allattamento (vedere paragrafo 4.6). Controindicato in età pediatrica (vedere paragrafo 4.4).

Posologia

Adulti: un cucchiaino da the in poca acqua, due volte al giorno prima dei pasti. Bambini: un cucchiaino da caffè al giorno, prima del pasto serale. La dose corretta è quella minima sufficiente a produrre una facile evacuazione di feci molli. È consigliabile usare inizialmente le dosi minime previste. Assumere preferibilmente la sera. I lassativi devono essere usati il meno frequentemente possibile e per non più di sette giorni. L’uso per periodi di tempo maggiori richiede la prescrizione del medico dopo adeguata valutazione del singolo caso. Ingerire insieme ad una adeguata quantità di acqua (un bicchiere abbondante). Una dieta ricca di liquidi favorisce l’effetto del medicinale.

Conservazione

Questo medicinale non richiede alcuna particolare precauzione per la conservazione.

Avvertenze

Avvertenze Usare solo per brevi periodi. Non usare lassativi se sono presenti dolori addominali, nausea e vomito. L’uso continuativo di lassativi può provocare assuefazione o danno di diverso tipo. Se la stipsi è ostinata consultare il medico. L’abuso di lassativi (uso frequente o prolungato o con dosi eccessive) può causare diarrea persistente con conseguente perdita di acqua, sali minerali (specialmente potassio) e altri fattori nutritivi essenziali. Nei casi più gravi è possibile l’insorgenza di disidratazione o ipopotassiemia la quale può determinare disfunzioni cardiache o neuromuscolari, specialmente in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi. L’abuso di lassativi, specialmente quelli di contatto (lassativi stimolanti), può causare dipendenza (e, quindi, possibile necessità di aumentare progressivamente il dosaggio), stitichezza cronica e perdita delle normali funzioni intestinali (atonia intestinale). Precauzioni per l’uso Nei bambini al di sotto dei 12 anni il medicinale può essere usato solo dopo aver consultato il medico. Il trattamento della stitichezza cronica o ricorrente richiede sempre l’intervento del medico per la diagnosi, la prescrizione dei farmaci e la sorveglianza nel corso della terapia. Consultare il medico quando la necessità del lassativo deriva da un improvviso cambiamento delle precedenti abitudini intestinali (frequenza e caratteristiche delle evacuazioni) che duri da più di due settimane o quando l’uso del lassativo non riesce a produrre effetti. È inoltre opportuno che i soggetti anziani o in non buone condizioni di salute consultino il medico prima di usare il medicinale. Eparema Levul 110 mg/ml + 56 mg/ml + 25 mg/ml sciroppo contiene: - metile paraidrossibenzoato: può causare reazioni allergiche (anche ritardate); - etanolo: questo medicinale contiene 10,7 vol% etanolo (alcool), ad es. fino a 860 mg per dose, equivalenti a 21,5 ml di birra, 9 ml di vino per dose giornaliera. Può essere dannoso per gli alcolisti. Da tenere in considerazione nelle donne in gravidanza o in allattamento, nei bambini e nei gruppi ad alto rischio come le persone affette da patologie epatiche o epilessia. - levulosio: se il medico le ha diagnosticato una intolleranza ad alcuni zuccheri, lo contatti prima di prendere questo medicinale.

Interazioni

I lassativi possono ridurre il tempo di permanenza nell’intestino, e quindi l’assorbimento, di altri farmaci somministrati contemporaneamente per via orale. Evitare quindi di ingerire contemporaneamente lassativi ed altri farmaci: dopo aver preso un medicinale lasciare trascorrere un intervallo di almeno 2 ore prima di prendere il lassativo. Il latte o gli antiacidi possono modificare l’effetto del medicinale; lasciare trascorrere un intervallo di almeno un’ora prima di prendere il lassativo. Occorre prestare cautela in caso di contemporaneo trattamento con glicosidi cardiaci, diuretici o corticosteroidi (vedere paragrafo 4.4).

Effetti indesiderati

Patologie gastrointestinali Occasionalmente: dolori crampiformi addominali, coliche addominali, più frequenti nei casi di stitichezza grave. Segnalazione degli effetti indesiderati La segnalazione delle reazioni avverse sospette che si verificano dopo l’autorizzazione del medicinale è importante, in quanto permette un monitoraggio continuo del rapporto beneficio/rischio del medicinale. Agli operatori sanitari è richiesto di segnalare qualsiasi reazione avversa sospetta tramite il sistema nazionale di segnalazione all’indirizzo: http://www.agenziafarmaco.gov.it/it/responsabili.

Sovradosaggio

Dosi eccessive possono causare dolori addominali e diarrea; le conseguenti perdite di liquidi ed elettroliti devono essere rimpiazzate. Vedere inoltre quanto riportato nel paragrafo “Avvertenze speciali e precauzioni d’impiego” circa l’abuso di lassativi.

Gravidanza e allattamento

Non esistono studi adeguati e ben controllati sull’uso del medicinale in gravidanza o nell’allattamento. L’utilizzo in gravidanza e durante l’allattamento deve essere evitato perché gli antrachinonici vengono escreti in parte col latte materno conferendogli proprietà purgative.

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